Ci sono voluti molti anni per portare a compimento quest'opera che oggi, tuttavia, rappresenta una nuova opportunità per Aprica e per i suoi visitatori.
Un progetto ambizioso finanziato inizialmente dall'Unione Europea tramite la Regione Lombardia e ultimato anche grazie a contributi del Parco delle Orobie Valtellinesi e della Comunità montana Valtellina di Tirano. L'amministrazione pubblica di Aprica ha creduto fermamente nella possibilità di realizzare qualcosa di particolare che, unitamente a quanto già esistente, potesse far crescere il paese anche sotto l'aspetto naturalistico e culturale. L'ideazione e la realizzazione della Galleria delle Emozioni nella Natura sono di Bernardo Pedroni, direttore e gestore dell'Osservatorio Eco-faunistico Alpino e delle strutture ad esso collegate, supportato costantemente dalla moglie Luisa Meregalli e dalle loro figlie Angelica e Sofia. I dipinti naturalistici scenografici sono dell'Artista Alcide Pancot.
La Galleria delle Emozioni è una sorta di Centro visitatori in paese, all'interno della quale sono stati realizzati alcuni "diorami", per gran parte viventi, rappresentanti specifici luoghi e momenti suggestivi. L'intenzione è quella di suscitare in chi li osserva, emozioni particolari e proprio da questo deriva la scelta del nome.
Entrando, dopo la reception, parte un percorso suggestivo che inizia con la rappresentazione di un paesaggio autunnale coronato dalla presenza di un animatrone che rappresenta l'Homo Selvadego di tutti i luoghi e di tutti i tempi. Un personaggio vissuto nel passato tra realtà e leggenda. Si vuole attribuire, a quello presente nel diorama, la qualità di non essere solo un selvatico isolato dal resto delle persone, ma di un saggio, un anticonformista, un buono, venuto da non si sa dove e in grado anche di insegnare agli abitanti arti e mestieri. Subito dopo si incontra una sorgente di acqua.
Proseguendo, si possono ammirare due ricostruzioni di paesaggi montani, uno estivo con ruscelli e un laghetto e l'altro invernale. Di seguito si ammira un altro incantevole dipinto scenografico primaverile con due boscaioli intenti nel recidere un albero d'alto fusto come si faceva una volta, senza l'uso delle moderne motoseghe. Proprio in questo diorama è visibile un formicaio con formiche vive e sezione delle loro celle sotterranee o all'interno della protezione a cupola del nido.
La passeggiata all'interno della Galleria delle Emozioni prosegue con la possibilità di osservare all'interno di una grande cassettiera alcune collezioni di insetti, minerali e gemme. Ad un tratto si entra nel Salone della prateria alpina per ammirare una fedele ricostruzione del tipico ambiente sopra i 2000 metri di quota, un lago alpino di oltre 11 mila litri con trote vive e anche un “baitello del latte” con uno stagno adiacente; sono visibili anche le tane sotterranee delle marmotte con stanze di estivazione, camere di ibernazione, latrine e addirittura "cimiteri". Uscendo dal Salone della prateria alpina si osserva un dipinto autunnale con castagneto e noccioleto e tramonto del sole mentre alcuni cervi bramiscono nel loro "periodo degli amori" e alcuni gnomi osservano i visitatori. Questa è una sezione voluta soprattutto per i bambini dell'età prescolare, per raccontare loro la natura sotto forma di fiaba. Lasciati gli gnomi si entra quasi in una soffitta dove una coppia di barbagianni stanno allevando i loro pulli e la luce della luna entra da una botola del tetto. Proseguendo, è visitabile, a numero limitato, la ricostruzione di una miniera che ci porta all'interno di una grotta sotterranea calcarea con stalattiti e stalagmiti. Tutte queste ambientazioni descritte sono coronate da alcuni monitor, anche interattivi, con immagini naturalistiche e assistite da musica e rumori di sottofondo e la possibilità di ascoltare curiosità direttamente dal proprio smartphone.
La visita non si conclude ora, ma si può visitare un'ulteriore sala molto luminosa dove vengono allevati alcuni anfibi, roditori e rettili. Infine, si può entrare nella Sala delle sensazioni, una sorta di piccolo cinema dove assistere a filmati a rotazione e provare sensazioni emozionanti come, per esempio, ascoltare e vedere contemporaneamente il temporale, il vento, le voci degli animali e inoltre altre meraviglie che la Natura ci offre quotidianamente e che, spesso, a causa della vita frenetica, non riusciamo a "gustare".
L'apertura al pubblico è prevista per il 5 dicembre.
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Perfetto punto d’incontro tra natura, storia, sapori e tradizioni, il territorio di Tirano e Media Valtellina è il crocevia fra alta e bassa Valtellina, ma anche tra la Svizzera e la Valcamonica.
Quest’area raggruppa i 12 comuni che si snodano nel cuore della Valtellina più autentica, da Teglio e Aprica, fino a Grosio, passando per Tirano. Un fondovalle...