Sernio

In posizione dominante rispetto al fondovalle, su un conoide ben soleggiato, si sviluppa il piccolo centro di Sernio diviso nelle quattro contrade Valchiosa, Di Sotto, Piazza e Biolo. Le sue case immerse nel verde dei frutteti, che caratterizzano la località, sono sovrastate dall'alta e maestosa Chiesa Parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano consacrata nel 1477, in seguito demolita e riedificata intorno al Seicento.

Tra le testimonianze del passato è possibile ammirare alcuni resti del castello e l'elegante facciata del palazzo della famiglia Omodei,  l’oratorio della Madonna della Neve, costruito alla fine del XVII secolo e, lungo la statale, la chiesa di San Gottardo, nominata già in un documento del 1332.

L’economia di Sernio è basata soprattutto sulla coltivazione delle pregiate mele di Valtellina: grazie alla fertilità del terreno e all'esposizione al sole, la campagna in pochi anni si è ricoperta di frutteti a scapito delle altre colture come vite, segale, frumento e orzo. 

Per gli appassionati pescatori, è possibile praticare questo sport, previo acquisto del permesso, presso il piccolo lago artificiale che raccoglie le acque del fiume Adda: una esperienza indimenticabile nella quiete del luogo, circondato da spazi verdi e attrezzato, presso la Casanatura di Legambiente, con fontanella e alcuni tavoli per un pic nic all'aria aperta. E non è tutto: partendo proprio da questo luogo e salendo di quota fino agli 800 m s.l.m., lungo le pendici del monte Masuccio, si trova un'area caratterizzata da strutture in pietra a secco, terrazzamenti, murache e un piccolo villaggio di "baitelli", questi ultimi di piccole dimensioni, a base circolare e con copertura a cupola, recentemente restaurati e probabilmente utilizzati nella vita di un tempo passato ad uso pastorale o a funzione abitativa soprattutto per necessità agricole stagionali. 




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